Oggi ricorrono 200 anni dalla nascita di Giacomo Zanella

dal quale deriva il nome della nostra scuola



Il poeta Giacomo Zanella nacque a Chiampo, 

in Provincia di Vicenza, il 9 settembre 1820.

A Vicenza frequentò le prime due classi del Ginnasio comunale e fu poi iscritto, come convittore, alle scuole del Seminario vescovile della stessa città. Quel soggiorno nel Seminario vicentino, secondo il Fogazzaro, spiega come Giacomo Zanella "acquistasse tardi quella libertà intellettuale in cui trovò la sua vita" e parlerà di quel "piccolo mondo vicentino, fra il 1830 e il 1840", come di un mondo "cinto da un altro quasi sconosciuto".



Quest’anno ricorre il bicentenario della nascita di Giacomo Zanella, poeta, sacerdote, educatore, patriota nato a Chiampo (VI) il 9 settembre 1820 e morto a Cavazzale-Monticello Conte Otto (VI) il 17 maggio 1888.

Fu una delle figure più rappresentative della cultura italiana a Vicenza, che non confuse mai come esibizione intellettualistica, ma con umiltà propose a quanti lo avvicinavano e a coloro che conobbero la sua opera.

Autore di molte composizioni poetiche che riguardavano sia gli affetti familiari, sia la natura, ma anche la storia e, in particolare, il progresso scientifico-tecnico dell’epoca ha avuto nell’ultimo scorcio della sua vita la capacità di definire la poesia come quella della “piccole cose”, della quotidianità vissuta però con chiaro significato della loro importanza.

La raccolta Astichello con i suoi quasi 100 sonetti è il compimento della sua opera, insieme a composizioni note soprattutto quella che è considerata il suo capolavoro: Sopra una conchiglia fossile nel mio studio, scritta nel 1864 quando iniziava il dibattito in Italia attorno alle ipotesi dell’evoluzione formulate da C. Darwin.



L'ambiente culturale piacentino era un ambiente ancorato alla tradizione umanistica, dove non era lecito esprimere attitudini proprie, né accogliere esperienze letterarie più recenti. Zanella fu però sempre legato da riconoscenza e affetto ai suoi maestri che, pur essendo ancora legati alla scuola classica, si dimostrarono aperti alle idee più moderne. 

Dalla Valle leggeva ai suoi scolari gli inni di Terenzio Mamiani e, come ricorda Lampertico, fu egli stesso ad avvicinarlo alle poesie di Leopardi.


La Statua di Giacomo Zanella a Vicenza

Fu la lettura di Giacomo Leopardi certo importante per la sua formazione culturale; egli amò in modo particolare questo poeta, del quale accolse, nelle sue poesie, i temi e le cadenze. Gli autori italiani più coltivati nel Seminario vicentino e che Zanella cominciò a conoscere e amare furono Alfieri, Monti, Foscolo e Giuseppe Parini.




Giacomo Zanella, fattosi chierico nel 1837, entrò negli ordini maggiori il 1841 e il 16 agosto del 1843 fu ordinato sacerdote, per essere subito dopo nominato professore nel seminario, ove stette fino al 1853. Nel 1847 si era laureato in filosofia presso l'Università di Padova e nel 1850, essendo stato chiuso dall'Austria per ragioni politiche il Liceo di Vicenza, fu abilitato ad insegnare senza dover sostenere le prove comunali.


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Per approfondire clicca qui: https://www.giacomozanella.it/chi-era/


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